La mobilità sanitaria transfrontaliera: Opportunità e sfide per il Servizio Sanitario Nazionale

Contesto e obiettivi del seminario

Dal tema della mobilità sanitaria transfrontaliera emergono da un lato problemi giuridici e di gestione amministrativa e dall’altro opportunità di favorire l’attrattività del S.S.N. con un miglioramento della gestione economica e del servizio, in particolare nei confronti di cittadini di altri Stati membri dell’Unione europea.
La crisi sanitaria ha posto sotto i riflettori opportunità e limiti della normativa europea in materia, sollecitando al tempo stesso una riflessione sui meccanismi di implementazione adottati a livello nazionale.
D’altra parte, negli anni scorsi, sono state realizzate in Italia alcune esperienze pilota volte a rafforzare gli scambi e le collaborazioni con gli altri Stati membri, individuando strumenti innovativi – come, per esempio, l’e-billing – oppure soluzioni tecniche alle criticità emerse rispetto alle differenti procedure tariffarie.
L’insieme di queste progettualità ha avuto ricadute positive, per esempio in prossimità delle frontiere terrestri (in Piemonte, in Friuli Venezia Giulia, in Provincia di Bolzano) oppure nei confronti delle presenze turistiche estere, come in Veneto.
L’obiettivo del seminario-workshop è di delineare e condividere uno stato dell’arte, che consenta di identificare i temi principali, di elencare soluzioni possibili e le loro applicazioni, di valutare quali percorsi possono essere intrapresi e quali strumenti attivati affinché la mobilità sanitaria transfrontaliera costituisca un motivo di crescita organizzativa ed economica, nonché di miglioramento dell’offerta sanitaria. In particolare, poi, migliorare i meccanismi della mobilità sanitaria transfrontaliera può avere un impatto positivo in alcune aree di confine agevolando l’accesso dei cittadini ai servizi pubblici.
Il seminario si articola in una sessione generale, in cui viene definito il perimetro attuale del tema della mobilità sanitaria transfrontaliera e le principali sfide che essa comporta, sia dal punto di vista generale della sanità in Italia sia riguardo ai piani regionali o settoriali, per esempio di organizzazione o di controllo.
Segue poi una seconda sessione, in formato di workshop aperto, di confronto e discussione, dedicata da un lato agli aspetti della regolazione economica (costi e tariffazione, pagamenti e loro modalità ecc.) e dall’altro agli aspetti giuridici e regolamentari, anche relativi alla direttiva 2011/24/UE, al Regolamento (CE) n. 883/2004 e alle normative nazionali.
In questa seconda sessione si intende discutere dei seguenti ambiti.
a) Sistema di regolazione economica della mobilità sanitaria transfrontaliera: DRG, tariffe, pagamenti e modalità elettronica, differenze tra Paesi membri.
Quali possono essere i servizi sanitari che possono in tempi brevi essere offerti senza danni o con vantaggi economici, e con una tariffazione che tenga conto della competitività europea e dell’attrattività?
Ci sono buone pratiche e B-Solutions in altri Paesi europei?
b) Aspetti giuridici e regolamentari: contesto europeo e nazionale.
Vantaggi e ostacoli ancora esistenti.
Il funzionamento delle regioni.
Come facilitare i visa sanitari, quali sono le difficoltà per il SSN.
Le questioni di settore: trasporti, cure farmacologiche, e proposte esistenti.

Saluti di
Giulio Salerno, Direttore ISSiRFA – CNR
Tiziana Frittelli, Presidente Federsanità
Giuseppe Varacalli, Esecutivo nazionale Federsanità resp. Rapporti internazionali

Prima sessione
Moderatore: Paolo Stocco, Direttore Federsanità Veneto
Vincenzo Antonelli, Ricercatore Università Cattolica del Sacro Cuore
Maria Donata Bellentani, Direttrice Ufficio II con Lucia Nobile, dirigente medico Direzione generale della programmazione sanitaria, Ministero della Salute
Giancarlo Ruscitti, Direttore Dip. Salute e politiche sociali, Provincia autonoma di Trento

Seconda sessione
Moderatore: Raffaella Coletti, Ricercatrice ISSiRFA – CNR
Dibattito aperto con i contributi di avvio di Michele Ceruti (Medico Ospedale Briançon-Susa),
Leopoldo Comisso (Referente ASU Friuli Centrale Mobilità sanitaria internazionale),
Ivan Curzolo (Direttore GECT GO),
Lisa Leonardini (Coordinatore Comitato Tecnico Operativo ProMIS)

Conclusioni
Paolo Stocco, Direttore Federsanità Veneto
Enrico Martial, Esperto Gruppo di Lavoro Europa Federsanità

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