Aggressioni sanitari: d’Alba (Federsanità) decreto segna un prima e un dopo. Ora investire in comunicazione

Federsanità

“Grazie al Ministro Schillaci per aver accolto gli appelli delle Direzioni strategiche al fine di tutelare i professionisti del nostro Servizio Sanitario Nazionale nella prevenzione delle aggressioni ai danni degli operatori sanitari”.


Così Fabrizio d’Alba, Presidente Nazionale di Federsanità e Direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma, dopo l’approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto legge per il contrasto delle violenze nei confronti dei professionisti sanitari. Un provvedimento che introduce nuove misure come l’arresto in flagranza di reato anche differito e pene più pesanti per chi provoca danni ai luoghi fisici ospedalieri.

“Questo decreto è un’azione concreta a garanzia della sicurezza delle nostre strutture e, soprattutto, di chi ci lavora per tutelare la salute dei cittadini. Auspichiamo si possano creare le condizioni – ha detto d’Alba – di deterrenza affinché nei luoghi di assistenza si riduca il fenomeno delle violenze, fisiche e anche verbali. Ora e’ importante avviare una nuova fase che rimetta al centro dell’attenzione pubblica il rapporto tra operatoti e cittadini, per poter guardare responsabilmente ad un contesto più ampio che richiede soluzioni strutturate. Quello di oggi certamente segna un prima e un dopo. Oggi occorre investire in comunicazione per invertire il corto circuito culturale che attiene al rapporto tra personale sanitario e utenti al fine di ripristinare un clima di fiducia e di rispetto che si è andato progressivamente deteriorando. Il tema della prevenzione delle violenze fisiche e verbali contro operatori sanitari è uno dei temi prioritari che come Federsanita’ affronteremo in ogni tavolo istituzionale e ad ogni livello di collaborazione associativa, per ribadire la sacralità della sanità pubblica e del ruolo unico in essa svolto dagli operatori che hanno come mission quella di prendersi cura della salute delle comunità”