Il perimetro del progetto è rivolto all’osservazione dello sviluppo dell’assistenza nell’ambito delle cure primarie nelle aree interne alla luce dell’evoluzione organizzativa introdotta dal PNRR e dal DM 77. Le Aree Interne sono caratterizzate dall’essere significativamente distanti dai principali centri di servizi, ovvero un’offerta scolastica secondaria superiore completa, un Ospedale con un dipartimento di emergenza, urgenza e accettazione (DEA) di primo livello, una stazione ferroviaria di tipo silver. Nell’articolazione presentata dal Comitato Tecnico Aree Interne SNAI 2021 – 2027 sono state selezione 43 nuove aree che si aggiungono alle 72 già individuate nella passata programmazione. Nella nuova mappatura è stata individuata una particolare aggregazione territoriale composta da 35 comuni dislocati nelle Piccole Isole del nostro paese (Progetto Speciale Isole Minori).
Enti locali e direzioni strategiche insieme per due giorni di formazione e approfondimento in occasione del primo evento itinerante regionale del progetto promosso da Federsanità sullo sviluppo delle cure primarie e dell’assistenza sociosanitaria nelle aree interne e isole minori. L’evento è in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Ares Sardegna, Università di Cagliari e Università di Sassari
Definizione di indicatori per approfondire i fabbisogni di servizi, selezione e raccolta delle migliori best practicies, supporto per lo sviluppo dei modelli di gestione dell’offerta dei servizi, integrazione delle politiche per la coesione territoriale e il miglioramento sistemico dell’offerta di salute nelle aree interne, focalizzando l’attenzione sull’attuale evoluzione dei processi di cure primarie: sono questi gli obiettivi del progetto promosso da Federsanità sullo sviluppo delle cure primarie e dell’assistenza sociosanitaria nelle aree interne e isole minori che, oggi a Porto Cervo, con il primo Laboratorio territoriale, convegno formativo accreditato ECM, inaugura un percorso di eventi itineranti regionali, finalizzati a mettere in dialogo enti locali, direzioni strategiche, ordini professionali e tutti i principali stakeholders in una due giorni di formazione e approfondimento, organizzata in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Ares Sardegna, l’Università di Cagliari e l’Università di Sassari.
“Al centro del dibattito ci sono le priorità trasversali del PNRR – ha spiegato Tiziana Frittelli Presidente di Federsanità e Dg dell’AO San Giovanni Addolorata di Roma – in particolare in relazione alle missioni M5 e M6 – M5 e M1, afferenti alle problematiche specifiche delle aree interne e isole minori. Abbiamo individuato la Sardegna come prima tappa del nostro percorso sui territori regionali proprio perché la quasi totalità del territorio rientra nella classificazione di ‘area interna’ e, in questo senso, ogni linea di programmazione e di intervento in termini di assistenza dovrà essere indirizzata con uno sguardo alla coesione territoriale e al principio di ‘casa come primo luogo di cura’. La progettazione dei servizi sanitari e sociali delle aree interne – ha concluso la Presidente Frittelli – non può che nascere con la metodologia della ‘Community building’ e quindi con la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti e con una forte politica di decentramento nelle decisioni organizzative. È solo a partire dal territorio, dalle sue risorse formali ed informali, dall’accurata conoscenza dei bisogni e degli strumenti quotidiani per affrontarli che si potrà costruire un autentico sistema di salute di popolazione”.
Il primo Laboratorio territoriale promosso in Sardegna ha lo scopo di rappresentare il percorso adottato, ad oggi, dalla Regione e sostenere, attraverso la formazione e l’approfondimento, il dialogo aperto tra gli stakeholders di indirizzo politico e istituzionale, le Direzioni Generali delle strutture sanitarie e socio sanitarie, i Sindaci, le rappresentanze e gli enti associativi di categoria e dei cittadini, il mondo accademico e il know how delle progettualità del mondo privato.