Terzo congresso nazionale FNOPI
Guardando al futuro della nostra sanità la parola chiave è partecipazione. Da parte del mondo degli operatori, dei professionisti e della governance, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità. In questa chiave un ruolo centrale è costituito dall’informazione e dalla formazione. Questa in particolare non costituisce soltanto una risposta all’esigenza delle aziende sanitarie di mantenere costantemente aggiornati i suoi professionisti, ma corrisponde ad una mission precisa che considera la formazione come il perno intorno a cui promuovere l’innovazione organizzativa, una risorsa e una crescita per tutto il sistema dell’assistenza sul territorio. Inoltre bisogna essere tutti ingaggiati e in quest’ottica, l’informazione assume al contempo un valore etico ma anche pragmatico perchè può costituire una chiave per generare un reale cambiamento culturale che possa favorire il ruolo partecipativo da parte dei cittadini. La medicina di prossimità non si può fare, infatti, senza rendere i cittadini partecipi e coinvolgere le nostre comunità, facendo capire ad esempio le opportunità della digitalizzazione dei servizi, facilitandone l’accesso e l’utilizzo.
Tutto questo rientra in quello che Federsanità ha piu volte sottolineato, ovverro l’urgenza di una contronarrazione del Servizio Sanitario Nazionale intorno a cui far ruotare trasparenza, informazioni chiare, univoche tempestive, divulgate tramite tutti i canali che permettono al cittadino di dare un significato a ciò che accade intorno a lui e di comprendere, anche e soprattutto, le scelte fatte “su di lui”.
Il Presidente di Federsanità, Fabrizio d’Alba, ha partecipato alla tavola rotonda dal titolo “Che Paese sarà l’Italia, con quale assistenza?”
