ll Piemonte, come già il Lazio, sarà Regione pilota per l’attuazione del progetto “Sport e terapia integrata”. Una iniziativa resa possibile da una collaborazione tra la Federazione Italiana Canottaggio e Federsanità Anci.
“Grazie a questa collaborazione e alla sperimentazione di un anno con equipaggi che hanno remato sul Tevere – ha detto la presidente Nazionale di Federsanità Tiziana Frittelli -, il Canottaggio diventa, in ambito medico sanitario, attività elettiva per la completezza nell’impiego dei distretti muscolari e per la caratteristica di “morbidezza” del gesto tecnico, favorito dalla unicità dell’azione su un carrello scorrevole che annulla grandemente le compressioni articolari impresse dalla gravità, lavorando su un piano perfettamente orizzontale”.
Straordinario anche il contatto con la natura attraverso la pratica all’aria aperta, aspetto che favorisce il rafforzamento del metabolismo cellulare tramite l’azione benefica della luce solare. Laddove inoltre non è possibile la pratica all’aria aperta, il canottaggio può essere praticato «indoor» con l’utilizzo del remoergometro, strumento che consente di lavorare al coperto o in assenza di specchi d’acqua, ma che permette di acquisire il gesto tecnico propedeutico alla voga su imbarcazione. In più il remoergometro di ultima generazione consente una serie di rilevazioni durante la prestazione atletica, utili nel percorso riabilitativo. Infine, grazie al lavoro aerobico e alla ciclicità ripetuta del gesto, il canottaggio, sia «indoor» che all’aria aperta, favorisce la circolazione sanguigna anche periferica e la variazione in generale della densità dei fluidi, prerogativa importante in un’ottica di prevenzione e benessere. Il Canottaggio viene inteso quindi non solo come sport ma soprattutto come disciplina, rappresentando la soluzione ideale per uno stile di vita corretto, in un giusto equilibrio tra mente e corpo.
In Piemonte sono 4 i Circoli remieri che hanno aderito all’iniziativa:
Armida
Caprera
Cerea
Cus Torino
Nelle loro sedi le ex pazienti inviate dalle Breast Unit potranno svolgere la propria attività seguite da istruttori federali individuati dai circoli remieri che hanno aderito all’iniziativa. La formazione è iniziata il 17 luglio ed è aperto a tutti gli allenatori ma anche agli osservatori sanitari interessati all’argomento.
In questa prima fase si chiede alle Breast Unit presenti nelle strutture ospedaliere del territorio di aderire al progetto e indicare alle e ai pazienti le strutture sportive di riferimento.
“Ruolo di Federsanità Anci Piemonte – ha affermato il presidente Flavio Boraso -, che ha aderito con grande entusiasmo al progetto, è quello di sensibilizzare le Asl e le Aziende Ospedaliere per informare ed informare i responsabili delle Breast Unit in quanto questi dovrebbero essere, oltre che i centri per la valutazione obiettiva degli ex pazienti, anche gli invianti alla pratica consapevole della disciplina.”
Grande importanze nella fase di sviluppo e consolidamento del progetto lo rivestiranno le Associazioni che inviano ex Pazienti alla pratica del Canottaggio. Il progetto “in barca” partirà il prossimo mese di settembre.