Si è conclusa oggi, al termine di un mese di attività, la campagna di sensibilizzazione e di promozione della salute contro ogni forma di violenza. I promotori già al lavoro per rendere l’iniziativa un appuntamento annuale e sempre più diffuso sul territorio nazionale.
Roma 8 aprile 2022 – Oltre 130 adesioni tra Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Amministrazioni comunali, Ordini professionali, Società Scientifiche, Associazioni, Fondazioni, Istituti e Enti, Centri Antiviolenza, Sindacati e associazioni di categoria, Istituti Scolastici per un totale oltre 150 iniziative nell’arco di un mese. Una vera e propria azione di comunità quella promossa dalla campagna di sensibilizzazione, dall’8 marzo all’8 aprile 2022, contraddistinta dal logo #LOTTOcontrolaviolenza avviata su iniziativa dell’ASL di Viterbo congiuntamente a Federsanità nazionale e all’Associazione Juppiter con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI).
La campagna, partita lo scorso 8 marzo, ha lo scopo di favorire azioni di rete e collettive, promosse dai diversi partner aderenti alla iniziativa, per dare piena realizzazione alle raccomandazioni contenute nel rapporto “Violenza e salute nel mondo” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ciò nella convinzione che ogni genere di violenza si ripercuota in termini fortemente negativi sul benessere e sulla salute delle persone e che le organizzazioni di sanità pubblica possano contribuire in modo significativo alla definizione di politiche nazionali per la prevenzione della violenza, creando importanti partnership tra i diversi settori e garantendo un’adeguata allocazione delle risorse per le attività di prevenzione.
“La campagna ha affrontato le diverse tipologie di violenza, da quella autoinflitta mediante comportamenti autolesivi e a rischio suicidario, a quella interpersonale in ambito familiare, di genere, in ambiente scolastico, nei luoghi di lavoro, nelle strutture residenziali di assistenza, nelle carceri, sui social. Fino alle forme di violenza collettive caratterizzate da crimini dettati dall’odio per far prevalere motivazioni ideologiche, come l’odio razziale, l’omofobia, i conflitti tra gruppi. Il mese contro ogni genere di violenza ha visto la divulgazione di diverse iniziative pubbliche e di comunicazione attraverso eventi che si sono svolti su tutto il territorio nazionale, con un importante ritorno in termini di partecipazione e di condivisione”.
Numerose sono le aziende sanitarie e ospedaliere che hanno realizzato iniziative collegate alla campagna attraverso l’hashtag #LOTTOcontrolaviolenza: tra incontri tematici (contro la violenza di genere, contro la violenza sugli operatori sanitari, per favorire azioni di contrasto alla violenza autoinflitta negli adolescenti, sul doppio stigma – malattia e donna, sulla cultura del rispetto della persona anziana, sull’accettazione delle persone affette da cronicità, contro la violenza sugli animali), testimonianze di vittime di violenza, flash mob, incontri con gli istituti scolastici, eventi culturali e via dicendo. Iniziative che hanno contribuito a creare una comunità interconnessa che si è espressa in alcune delle principali città italiane: Roma, Napoli, Viterbo, Ferrara, Lodi, Bologna, Pesaro, Ancona, Bari, Brindisi, Messina, Agrigento, Siracusa, etc. Nel Lazio la campagna è stata promossa sulle ambulanze dell’azienda Ares 118 presenti su tutto il territorio regionale.
“Abbiamo chiesto alle Istituzioni ministeriali competenti l’istituzione a livello nazionale del mese al fine di promuovere progetti a livello locale e nazionale e favorire la conoscenza del fenomeno e progettare risposte di prevenzione, integrare le politiche sociali ed educativo-formative, rafforzare le risposte per le vittime della violenza. Siamo convinti del valore dell’iniziativa, confortati dall’elevato numero di adesioni, a partire dal patrocinio di ANCI Nazionale, e dalla fattiva partecipazione e dall’interesse suscitati dalle diverse iniziative”.
La campagna è stata anche sostenuta attivamente da diverse società scientifiche italiane in ambito sanitario (SIMEU; SIU, SIMSPE, SIFO), dall’INMP (con un progetto formativo collegato al contrasto della violenza di genere in un approccio culturale e sostenibile), dalla Banca d’Italia (con il progetto “Le donne contano”), dalla Polizia di Stato (attraverso un camper itinerante a sostegno delle donne vittime di violenza), dall’Anci Nazionale (che ha concesso il proprio patrocinio), dalla Federazione nazionale ordine delle professioni infermieristiche, dall’Università della Tuscia (attraverso un convegno dibattito sulla vulnerabilità giovanile, tra violenza e inclusione), da numerose associazioni di volontariato e del terzo settore e da altrettanti Enti pubblici.