In bella vista – Programma CCM 2021

Federsanità

Adottato con DM 29 settembre 2021 e in corso di registrazione presso gli organi competenti il Programma di attività per il 2021 del CCM.

In considerazione della mission prioritaria del CCM, volta a contrastare le emergenze di salute pubblica legate anche alle malattie infettive e diffusive e al bioterrorismo, nell’attuale scenario emergenziale, si è ritenuto opportuno, anche per il 2021, orientare l’intera programmazione alla promozione di interventi correlati alla pandemia da SARS-CoV-2.

Il programma 2021, coerentemente con il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione (PNP) 2020-2025, adottato con Intesa Stato Regioni il 6 agosto 2020, intende supportare e sostenere le Regioni nel promuovere interventi mirati a dare risposte e soluzioni concrete finalizzate al superamento dell’emergenza che favoriscano un ritorno alla normalità. Occorre pertanto avviare sia interventi che, in continuità con il programma 2020, potenzino le attività di sorveglianza e controllo nonché di contenimento della circolazione del virus, sia interventi di prevenzione e promozione della salute a sostegno degli effetti sulla salute correlati al COVID-19.

Per il programma CCM 2021 si conferma la suddivisione nei due ambiti operativi:

Area Progettuale
Area Azioni Centrali.
Nell’ambito dell’Area Progettuale, in considerazione dell’emergenza Covid-19 si è ritenuto opportuno, come per la precedente annualità, assicurare una forte coesione tra tutti gli stakeholder al fine di creare, sul fronte emergenziale, delle esperienze il più possibile condivise e di promuovere l’utilizzo di linguaggi e strumenti comuni nella risposta e nel contrasto all’attuale pandemia.

In tale area i comitati hanno pertanto identificato sette macro-progettualità, identificando l’Ente capofila che dovrà assicurare il pieno coinvolgimento il coinvolgimento delle Regioni individuate e degli Istituti centrali definendo, in accordo con i medesimi, compiti, ruoli e finanziamenti.

Della disponibilità economica per il 2021, pari a 7.847.600,00€ salvo accantonamenti, circa lil 61% è stato ripartito a favore delle linee progettuali e il restante 39% sulle cosiddette Azioni Centrali.

Sintesi delle procedure
Per l’Area Progettuale si confermano, quali partner istituzionali del CCM, le Regioni e Province Autonome, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà (INMP) e l’Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS).

In considerazione dell’emergenza Covid-19 si è ritenuto opportuno, anche per il corrente anno non avviare la consueta procedura di selezione.

Per ciascuna delle sette macro-progettualità, la Direzione Operativa, in accordo con i Comitati, identifica l’Ente capofila e le risorse per ciascun progetto. La Direzione, acquisita la disponibilità degli enti capofila identificati, chiede ai medesimi, con nota formale, di redigere e inviare, entro la data indicata dalla nota medesima, una proposta progettuale redatta secondo il format CCM e sulla base del budget assegnato. In ognuno dei macro-progetti dovranno essere coinvolti un minimo di tre Unità Operative, garantendo il più possibile una rappresentatività dell’intero territorio nazionale. L’ente capofila dovrà assicurare, per le materie oggetto del macro-progetto, il coinvolgimento delle Regioni individuate e degli Istituti centrali definendo, in accordo con i medesimi, compiti, ruoli e finanziamenti.

Si precisa che una Regione è da intendersi coinvolta quando interviene direttamente come Ente o attraverso una delle strutture afferenti al proprio Sistema Sanitario Regionale, nonché attraverso Università, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e ogni altro Ente pubblico della Regione le cui attività risultino pertinenti alla progettualità.

A conclusione di questa fase propositiva, il Comitato Scientifico del CCM esamina e analizza le proposte pervenute e sulla base dei criteri indicati nella sezione “Valutazione delle proposte”, proponendo eventuali possibili modifiche che possano migliorare l’impianto del progetto. L’Ente capofila apporta, entro dieci giorni, le eventuali modifiche richieste.