Sicurezza ospedali: Federsanità, bene a risoluzione Zaffini. Urgente piano straordinario e procedure semplificate

Federsanità

Piena condivisione dei contenuti e degli obiettivi della risoluzione presentata dal presidente della commissione Sanità del Senato, Francesco Zaffini in materia di messa in sicurezza del patrimonio sanitario pubblico.

“Dobbiamo guardare all’Ospedale non solo nella prospettiva della realizzazione di nuove strutture, ma di quella, assai più frequente, d’interventi di riqualificazione e riadattamento dell’esistente – ha dichiarato Tiziana Frittelli Presidente Nazionale di Federsanità e Dg AO San Giovanni Addolorata di Roma- che, certamente, data la rilevante entità, non possono essere sostenuti con spese in conto corrente. Per questa ragione riteniamo opportuno e urgente un piano straordinario che possa mettere al centro delle azioni e scelte la rivisitazione delle procedure relative ai finanziamenti di cui all’articolo 20 della legge 67/1988, ad esempio, per liberare rapidamente risorse”.

Dobbiamo, sostiene Federsanità, a tutti i livelli istituzionali la semplificazione delle procedure per l’utilizzo delle risorse per ammodernare il patrimonio ospedaliero e aprire una riflessione a tutto campo sul tema della sicurezza delle nostre strutture, dell’obsolescenza di molte di esse e della progressiva diminuzione della loro efficienza che, nel tempo, finisce per richiedere notevoli interventi di miglioramento, ed anche sulla non più tollerabile complessità delle procedure di autorizzazione.

Come opportunamente sostiene la risoluzione, è urgente inoltre promuovere un monitoraggio periodico rispetto alla messa in opera degli interventi. A questo si aggiunga che, laddove occorra ricorrere ai fondi dell’articolo 20 della L. 67/88, per sopperire alla carenza di risorse, la complessità si moltiplica, in quanto si tratta di applicare regole diverse per gli stessi lavori, con procedure, rendicontazioni e tempistiche molto diverse tra loro, lunghe, farraginose e non adeguate alla necessità di completare quegli interventi che, comunque, si affiancano agli interventi del PNRR e che, per esempio, possono essere utilizzate per l’applicazione della normativa antincendio”.

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Teresa Bonacci
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