Queste le proposte della Consensus Conference della Fnopi messe a punto da tre gruppi di lavoro e da un Panel di Giuria composto dai maggiori esperti e responsabili della Sanità nazionale. Mangiacavalli: “Una evoluzione della professione infermieristica, dei relativi profili di competenza e dei ruoli agiti nelle diverse strutture sanitarie e dei percorsi formativi che possano accompagnare e stimolare questo cambiamento, è ormai necessaria e utile”.
Inserire le prestazioni infermieristiche nei livelli essenziali di assistenza, anche con indicatori per confrontare e misurare i risultati dell’assistenza infermieristica a livello nazionale.
Superare l’esclusività degli infermieri dipendenti per ampliare l’offerta assistenziale al territorio, con la massima attenzione al mantenimento dell’equilibrio del sistema.
Stop a modelli di assistenza basati su prestazioni limitate al caso specifico, sostituiti da modelli organizzativi per la presa in carico della persona e dei loro caregiver.
Prescrizione infermieristica di presìdi sanitari utili nella pratica assistenziale, farmaci di uso comune e/o per garantire la continuità terapeutica nelle cronicità.
E, ancora, un cambiamento radicale della formazione, con specializzazioni e percorsi universitari ad hoc in alcune aree: cure primarie e sanità pubblica; neonatologia e pediatria; salute mentale e dipendenze; intensiva e dell’emergenza; medica; chirurgica.
A lanciare oggi queste nuove proposte e idee, che saranno presto consegnate al Parlamento, è la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) perché, si legge in una nota, “il futuro della professione infermieristica dei prossimi vent’anni si disegna ora”.