“Oggi è quanto mai necessario rilanciare la cultura delle donazione di organi tessuti, perché ognuno di noi può dare, responsabilmente, il proprio contributo tramite una scelta consapevole e responsabile per salvare la vita a tante persone. A tal fine è importante favorire lo scambio di informazioni e “buone pratiche” attive in molte Regioni, ancor più a seguito dell’introduzione dell’opportunità di dichiarare la volontà a donare anche tramite la “Carta di Identità Elettronica” (CIE), a cui attualmente aderiscono circa 6.000 Comuni.
Sono stati questi i temi al centro della conferenza web “Donare è una scelta naturale. L’importanza di fare Rete”, promossa da Federsanità, insieme al Centro Nazionale Trapianti, Commissione Welfare di Anci, Anusca, alla Rete italiana Città Sane Oms e Aido.
Sono intervenuti i principali attori della Rete. Per Federsanità, la presidente Tiziana Frittelli, insieme al vice presidente Giuseppe Napoli, ha ricordato il progetto “Una scelta in Comune”, attivato nel 2012, insieme ad Anci, per consentire ai cittadini di dichiarare la volontà a donare, anche in occasione del rinnovo della Carta d’Identità. “Un esempio / modello – ha evidenziato Frittelli – di forti sinergie tra sistemi sanitari regionali, Centri regionali trapianti e mondo dei Comuni, insieme alle associazioni, a cui tutti va il nostro sentito ringraziamento”. Una “buona pratica” per alleanze molto utili – ha ricordato Frittelli – anche per l’attuazione del Pnrr. In sintesi, ben l’86% dei Comuni ha attivato la dichiarazione di volontà su Cie, sulla base dell’esperienza sperimentale di Anci e Federsanità Anci Umbria, insieme ad altre regioni come il Friuli Venezia Giulia.
“Oggi in Italia oltre Il 20 % della popolazione ha depositato la dichiarazione di volontà alla donazione con un 28-30% di opposizioni che si incrementano in modo sincrono con l’incremento dell’età – ha dichiarato Massimo Cardillo, direttore del Centro Nazionale Trapianti. I donatori sono, fortunatamente, sempre meno giovani, ma questo ha come potenziale conseguenza un incremento delle opposizioni e, quindi, meno possibilità di trattamento delle persone affette da insufficienza d’organo terminale. Esiste, inoltre, una diffusa disomogeneità nel numero di dichiarazioni depositate al momento del rilascio-rinnovo della CIE, sia in termini quantitativi che qualitativi. Flavia Petrin, presidente nazionale AIDO, ha ricordato che negli ultimi due anni è mancato il necessario rapporto diretto con i cittadini, ovvero gli incontri con associazioni e mondo delle scuole per presentare testimonianze e riflessioni. In sintesi, Petrin ha auspicato di poter rilanciare il “lavoro di squadra” sul territorio per questo obiettivo vitale per tante persone in lista di attesa. Infine, ha citato i progetti più innovativi di Aido, quali Digital Aido, con Spid, etc.
Paride Gullini, presidente Anusca, Associazione Nazionale Ufficiali di Stato Civile ed Anagrafe, ha richiamato la positiva collaborazione, dal 2018, con Federsanità, Anci, Cnt a associazioni, anche a livello regionale, tramite iniziative di informazione e formazione e ha citato il convegno nazionale di Abano terme in cui sono state premiate Comuni e sindaci che hanno conseguito risultati importanti per la cultura delle donazioni organi. Gullini ha, poi, confermato l’impegno, complesso e delicato, di Anusca, in rete con gli altri soggetti, per questi obiettivi fondamentali.
Emma Capogrossi, presidente della Rete Nazionale Città Sane Oms (assessore Comune di Ancona), ha ricordato i protocolli recentemente rinnovati con Federsanità e Anci, associazioni con le quali la Rete condivide il ruolo fondamentale dei Comuni per promuovere politiche intersettoriali e “buone pratiche” per la Salute, come queste per le donazioni e tante altre, per cui è fondamentale “fare rete” per rilanciare, insieme, la cultura delle donazioni e il progetto “Una scelta in Comune”. Temi di cui si parlerà anche ai nei prossimi appuntamenti della Rete : “Giornata Mondiale della Salute (Oms)”, il 7 aprile e il Meeting nazionale, il 9 e 10 giugno ad Ancona.
Edi Cicchi, Presidente della Commissione Welfare di Anci e assessore alle Politiche sociali del Comune di Perugia, ha presentato quale “buona pratica” l’efficace video divulgativo “Ho bisogno di te”, realizzato dal Comune di Perugia, Anci e Federsanità Anci Umbria, insieme a numerose Associazioni, tra cui la “Rete del Sollievo”, Aido, Aned etc. nonché e poi le iniziative con le scuole ( es. InformaBus a altre) . Pertanto, la Cicchi ha proposto di rilanciare insieme le “buone pratiche che salvano la vita alle persone”, tramite costante informazione e aggiornamenti. Infine, ha citato un altro importante partner dei Comuni, la “Rete del Sollievo” (Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti) che porta sollievo nei luoghi della cura, insieme alla Rete delle 40 associazioni attivata nella Regione Umbria. Su questi temi, sono quindi intervenuti Daniele Benedetti, segretario Federsanità Anci Umbria, anche a nome di Silvio Ranieri, segretario generale di Anci Umbria, Rosanna Di Natale, Coordinatore scientifico Federsanità e Andrea Vecchi, presidente nazionale del Forum dell’Associazione Nefropatici, Trapiantati d’organo e di Volontariato.
Infine, Giuseppe Napoli, ringraziando i presenti per i loro contributi, ha proposto le linee di un piano di attività per rilanciare, rafforzare e innovare il lavoro comune per promuovere la cultura delle donazioni di organi e tessuti, tramite la strategia delle Reti con tutti i soggetti presenti oggi e altri che potranno aggiungersi, tramite accordi con le Regioni e in attuazione sia del Pnrr che dei Piani regionali per la prevenzione. La finalità, come sintetizzato da Roberto Peressutti, Direttore del Crt Fvg, è quella di promuovere lo scambio di informazioni, “buone pratiche” e progetti già attivi in alcuni Comuni, da diffondere per favorire la scelta consapevole dei cittadini, in particolare i meno giovani. Oggi- ha concluso Peressutti – è importante informare che anche ad una certa età si possono donare gli organi e salvare vite. Infine, Peressutti ha proposto un tavolo permanente e periodico per un fruttuoso scambio di buone pratiche da diffondere per facilitare le informazioni ai cittadini e, in sintesi, rendere più omogenea ed efficace la comunicazione per i cittadini.