Forum Risk Management. Speranza: “Continuerò a battermi per aumento Fondo sanitario e eliminazione tetto spesa personale”

Federsanità

Il ministro, in un messaggio video inviato al Forum in corso ad Arezzo, parla delle “grandi opportunità” aperte dalla stagione di investimento sul Ssn derivante sia dall’aumento del Fondo sanitario nazionale (da 114 mld del 2019 ai 124 de 2022 fino ai 128 previsti per il 2024) che dai 20 miliardi del Pnrr. E assicura il suo impegno a “fare crescere ancora il Fondo sanitario nazionale” e a “superare il modello dei tetti di spesa, a partire da quello sul personale”.

“Siamo entrati in una nuova fase di investimenti e di riforme per il Ssn. Una fase che è già iniziata, se si considera che quando sono diventato ministro, nel settembre 2019, nel Fondo sanitario nazionale c’erano 114 miliardi, nel 2022 saranno 124mld e oggi approviamo un legge di Bilancio che prevede 128 mld di Fsn nel 2024. Mai c’era stato, nel nostro Paese, un salto così marcato in termini di risorse strutturali del Fondo sanitario nazionale, che io mi auguro possa crescere ulteriormente”. “Continuerò anche a battermi affinché sia superato il modello dei silos e dei tetti, in particolare quello per la spesa del personale. Quello dei tetti è un modello obsoleto e figlio di una stagione che non esiste più”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un messaggio video inviato al Forum Risk Management in corso ad Arezzo.

Per Speranza siamo “a uno snodo cruciale della storia del nostro Ssn” tra la pandemia e l’avvio di “una nuova stagione in cui dobbiamo mettere a valore le lezioni del Covid aprendo una grande fase di investimenti e riforme.” Il ministro ha evidenzia come le risorse in campo siano consistenti: oltre al Fsn, i 20 mld del Pnrr. Dunque, “abbiamo le risorse, abbiamo una visione, ora bisogna agire e sprigionare la nostra forza di riforme”.
Un percorso che va fatto, secondo Speranza, tenendo ben in mente che “la salute e il Ssn sono il bene più prezioso che abbiamo” e “se hai un Ssn forte, sei più forte a fare e affrontare tutto il resto. Non si poteva immaginare – evidenziato il ministro – una possibile crescita del Pil del nostro paese di oltre il 6% se non ci fosse stato un Ssn come il nostro, in grado di rispondere con forza a prova così difficile e decisiva”.