In occasione della Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti, Sham – gruppo Relyens, annuncia oggi i vincitori del Concorso di Risk Management per i migliori progetti innovativi e originali a favore della prevenzione dei rischi e della sicurezza dei pazienti. La competizione paneuropea promossa da Sham per vincere le sfide della prevenzione e della gestione del rischio ha visto, quest’anno, la candidatura di ben 155 progetti. In generale, tra le strutture sanitarie partecipanti al Premio si è registrato il passaggio da una fase di prevalente reattività – come risposta al rischio sanitario – ad una fase proattiva, trasversale, del risk management oggi interprete sempre più maturo di una crescente cultura della prevenzione e della sicurezza.
“Cresce la complessità dei rischi e con questi cresce anche, e soprattutto, il livello di responsabilità – ha ricordato in apertura Roberto Ravinale, direttore esecutivo Sham Italia – I progetti delle strutture vincitrici di questa edizione lo dimostrano chiaramente: cresce la forza del Risk Management in Italia, si afferma il confronto tra le buone pratiche a livello europeo. Innovazione, attenzione alle persone e miglioramento dei percorsi di cura sono vettori imprescindibili della Sanità del futuro. E noi di Sham siamo pronti ad accompagnare questa trasformazione partendo dal basso”.
I vincitori italiani
– Ad aggiudicarsi il Premio europeo, indetto quest’anno per la prima volta da Sham e conteso tra Italia, Francia e Spagna, è stata la Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus. Il progetto premiato, Wellness@work, ha sviluppato una maglietta tecnologica dotata di tessuti intelligenti e sensori integrati per il monitoraggio del benessere psico-fisico del lavoratore in sanità.
– Premio Sham nella categoria “Riduzione del rischio clinico”, è stata la Fondazione Poliambulanza di Brescia, con il progetto Sustainable Enterprise RM, una rete di 65 referenti del Risk Management e Qualità dislocati nelle singole unità operative e nei servizi con il compito di segnalare, applicare e monitorare le best practices loro affidate. In un solo anno, la Fondazione Poliambulanza ha ricevuto ben 45 progetti di miglioramento dai suoi referenti. Nevio Boscariol, responsabile ufficio economico servizi e gestionale ARIS tra i partner dell’iniziativa, ha introdotto la Fondazione Poliambulanza di Brescia. “Con il premio Sham, Aris vuol favorire la diffusione della cultura del Risk Management, il suo aggiornamento e progresso. Ora è fondamentale che i progetti di digitalizzazione e risk management delle singole realtà pubbliche e private diventino “sistema” con le Regioni e il SSN nel suo complesso”.
– A sua volta Fabiana Rinaldi, responsabile ufficio stampa e relazioni esterne di AIOP-Associazione Italiana Ospedalità Privata e partner dell’iniziativa per l’Italia, ha introdotto l’altro progetto vincitore del premio Sham nella stessa categoria, l’App Usami 2.0. messa a punto dalla Clinica Villa Maria Spa nel Veneto. L’App ha lo scopo di rendere immediatamente fruibili a infermieri e OSS le flowchart e le raccomandazioni ministeriali per la sicurezza delle cure. “Anche quest’anno AIOP insieme a Sham promuove la cultura della prevenzione del rischio sanitario. Dal punto di vista della sicurezza del paziente, siamo convinti che la componente di diritto pubblico e di diritto privato devono divenire intercambiabili. I pazienti sono gli stessi, la qualità delle cure deve essere la stessa così come il miglioramento della cultura e della pratica nella gestione del rischio”.
– Per la categoria “Qualità di vita sul lavoro o Prendersi cura di chi ha cura di noi”, il progetto vincitore è stato quello presentato dall’Ospedale pubblico San Giovanni Addolorata di Roma con il titolo Stress lavoro correlato: il pannello di controllo del rischio. Ad introdurlo è stato Giuseppe Napoli, vicepresidente vicario di FederSanità nazionale, partner dell’iniziativa. “Tre messaggi forti: il Risk Management deve presidiare la sicurezza di qualsiasi struttura dedicata all’assistenza sanitaria. Il secondo è promuovere i servizi sul territorio. Terzo è aver cura delle emozioni dei pazienti che soffrono e dei sanitari che sono chiamati ad essere argine di questa sofferenza. Il grande valore del Concorso Sham è la capacità di far emergere questi e tanti altri spunti importanti nell’orizzonte della sicurezza e della prevenzione”.