L’iniziativa, quarta tappa organizzata dal Forum Dg del percorso verso il Trentennale di Federsanità, si colloca nell’ambito delle azioni dell’Area sicurezza delle cure e responsabilità sanitaria
Catania, 9 maggio 2025 – Avviare un confronto per la costruzione di un modello nazionale di gestione integrata del rischio in sanità, superando la frammentazione territoriale e normativa esistente.
Con questo obiettivo, Federsanità Anci Sicilia e Federsanità Nazionale hanno promosso, in collaborazione con ARNAS Garibaldi e Azienda Ospedaliera per l’Emergenza Cannizzaro, l’evento dal titolo “Pianificazione strategica e innovazione dei processi di governance dei rischi nelle organizzazioni sanitarie e sociosanitarie”, che si è svolto oggi 9 maggio presso il Centro Congressi dell’AO Cannizzaro.
“L’iniziativa costituisce la quarta tappa del percorso di avvicinamento al Trentennale di Federsanità, che sarà celebrato ad ottobre prossimo, e che sta coinvolgendo in tutta Italia i direttori generali associati delle diverse aree territoriali. Con l’evento in Sicilia – ha affermato Fabrizio d’Alba, Presidente Nazionale di Federsanità – mettiamo al centro dell’attenzione quanto il diritto alla sicurezza delle cure rappresenti una componente imprescindibile del diritto costituzionale alla salute. Tuttavia, questo diritto rischia di rimanere un significante vuoto se non viene riletto in chiave attuativa nel contesto attuale di riforma del Servizio Sanitario Nazionale, attraverso un modello condiviso e integrato che ne declini in modo chiaro tutte le componenti, da quelle multi professionali a quelle tecnologiche e, non da ultimo, quelle finanziarie”.
Secondo Federsanità è arrivato il momento di avviare un cambio di passo, passando da un’applicazione eterogenea delle norme a un vero e proprio modello di riferimento nazionale, che possa essere recepito uniformemente, almeno negli standard normativi e regolamentari, nella pianificazione periodica nelle regioni e nelle Aziende Sanitarie e Sociosanitarie.
“Una governance dei rischi sanitari e socio sanitari in modo integrato ed olistico non è un semplice adempimento normativo – ha dichiarato Giovanni Iacono Presidente di Federsanità Anci Sicilia, Vicario Nazionale e Assessore al Comune di Ragusa con delega alla Sanità – ma uno strumento di sviluppo e di reale diritto alla salute. Consente di anticipare criticità, migliorare la sicurezza dei percorsi di cura e promuovere, più in generale, il benessere organizzativo e la percezione dei propri diritti da parte della Comunità. E’ tempo di elaborare un modello condiviso e validato che dia certezze ai manager, a tutti i professionisti della sanità, ma soprattutto a tutti i cittadini”.
L’iniziativa, che prende avvio dalla programmazione 2025 dell’ “Area Sicurezza delle cure e Responsabilità Sanitaria”, ha riunito rappresentanti istituzionali, professionisti del settore sanitario, esperti giuridici e stakeholder locali e nazionali con l’obiettivo di avviare un confronto attivo e costruttivo sulla gestione integrata del rischio in sanità. “Costruire un modello di riferimento di governance dei rischi – ha dichiarato Luigi Carlo Bottaro, vicepresidente di Federsanità con delega all’Area Sicurezza delle cure e Responsabilità Sanitaria – non è più un’opzione. È una necessità che riguarda esigenze manageriali, benessere organizzativo e la definizione di ambiti chiari di responsabilità per manager e personale sanitario e sociosanitario. In questo panorama, anche le amministrazioni locali devono essere coinvolte come attori della programmazione congiunta, secondo quanto previsto dal DM 77”.
L’evento è stato patrocinato da: ARS, Regione Siciliana, Ordine dei medici e degli odontoiatri di Catania, SIMLA, OPI Catania, TSRM-PSTRP Catania, Consiglio Ordine Avvocati Catania e CONFAPI Sicilia.
DICHIARAZIONI ISTITUZIONALI
Giuseppe Giammanco, Direttore Generale ARNAS Garibaldi e Coord. Forum Dg di Federsanità Area Isole: «Il piano operativo di risk management è lo strumento guida della nostra azione strategica. Ma occorre definire standard e indicatori condivisi, che garantiscano chiarezza e responsabilità. Solo così potremo orientare le politiche di sicurezza in modo efficace e fare scelte consapevoli in tema di investimenti».
Salvatore Giuffrida, Direttore Generale dell’AOE Cannizzaro e vicepresidente vicario di Federsanità Anci Sicilia: «Il tema della gestione del rischio oggi è diventato un elemento chiave della strategia aziendale, uno strumento di management avanzato. La sua efficacia non si misura solo in termini di prevenzione, ma anche nella capacità di migliorare l’appropriatezza e la qualità delle cure, integrando pienamente il diritto alla salute del cittadino».
Sen. Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità del Senato: “in un contesto sanitario in continua evoluzione, caratterizzato da profondi cambiamenti normativi, tecnologici e sociali, urge un approccio integrato alla pianificazione strategica e alla governance dei rischi nelle organizzazioni sanitarie e sociosanitarie. L’obiettivo è quello di garantire maggiore sicurezza per gli operatori e per i pazienti, nonché una gestione efficace delle responsabilità. Su questi temi il nostro Governo sta lavorando sin dal suo insediamento. Rispetto alla responsabilità medica, penso all’introduzione del cd. “scudo penale”, che limita la responsabilità penale dei professionisti sanitari ai soli casi di dolo e colpa grave. In merito alla sicurezza del personale sanitario, al fine di contrastare il fenomeno sempre più frequente delle aggressioni agli operatori, è stato introdotto l’arresto in flagranza di reato differita, che rappresenta un segnale concreto, pur se non risolutivo, verso la tutela di chi opera quotidianamente per la salute pubblica. Parallelamente, il nostro Governo ha promosso investimenti mirati nel settore sanitario, con un’attenzione specifica alla gestione delle risorse umane, valorizzando il capitale professionale; si possono citare, a titolo di esempio, le risorse stanziate nel 2024 per il rinnovo contrattuale del personale del Servizio sanitario nazionale, o l’incremento dell’indennità di specificità per la dirigenza medica e veterinaria, dirigenza sanitaria non medica e infermieristica, disposta con l’ultima legge di bilancio. Occorre proseguire – ha concluso – su questa strada, attraverso la costruzione di un paradigma di gestione dei rischi, con standard e indicatori condivisi da tutti gli enti del SSN.”
On. Ruggero Razza europarlamentare: “Investire in pianificazione strategica e innovazione nella governance dei rischi è fondamentale per garantire servizi efficienti, sicuri e di alta qualità. Le nuove tecnologie offrono opportunità straordinarie per affrontare le sfide di oggi e quelle di domani». Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, On. Gaetano Galvagno: “È giusto riconoscere la centralità di una pianificazione strategica incisiva e di una governance dei rischi integrata. Per questo occorre superare l’attuale frammentazione e definire, in tempi brevi, un modello di riferimento che garantisca all’interno delle strutture sanitarie, standard uniformi di sicurezza per pazienti e operatori”.
Lucio Di Mauro, segretario nazionale SIMLA: “Oggi più che mai, la gestione del rischio in sanità non può restare un mosaico di buone pratiche isolate: serve un modello nazionale integrato, capace di orientare responsabilità e sicurezza in modo uniforme, efficace e sostenibile.”