Laboratorio Lombardia – Sanità e territorio: quanto abbiamo imparato effettivamente dal covid

Federsanità

Il 1 dicembre si è tenuta a Milano un’iniziativa di ANCI Lombardia Salute e ANCI Lombardia, in collaborazione con l’OSSERVATORIO delle Buone Pratiche di Integrazione Sociosanitaria promosso da Agenas – Federsanità – Anci. Si è trattato del secondo appuntamento del tour che l’Osservatorio sta promuovendo nelle Regioni per raccogliere le buone prassi.

Massimo Giupponi, (Direttore di ATS Bergamo e Presidente di ANCI Lombardia Salute) insieme a Salvatore Gioia, (Direttore di ASST Lodi e socio di ANCI Lombardia Salute) hanno coordinato i lavori della giornata che ha visto la presenza di diversi Direttori Generali, del Presidente di ANCI Lombardia Mauro Guerra e del Vicepresidente Giacomo Ghilardi.

Il presidente Guerra ha aperto l’iniziativa rimarcando l’importanza di questi momenti di lavoro, fondamentale per capire quanto abbiamo realmente imparato dal periodo della pandemia e per cercare di porre le basi per una programmazione congiunta tra Comuni e Aziende Sanitarie. Programmazione che deve portare a trovare soluzioni sostenibili nel quadro delle difficoltà generali attraversate dalle organizzazioni pubbliche, ma che deve assolutamente riuscire a perseguire la profonda innovazione di cui tutti sentiamo la necessità.

Il Presidente Massimo Giupponi si è soffermato sull’importanza del raccordo tra Direttori Generali e Sindaci, ANCI Lombardia Salute si fonda proprio su questo aspetto e sulla necessità che le interazioni siano sempre più frequenti e profonde, convinto che tutto passi dalla volontà dei soggetti coinvolti. Giupponi ha inoltre rimarcato come la presenza di Agenas e dell’Osservatorio rappresenti un momento fondamentale per la vita associativa di ANCI Lombardia Salute, perché riattiva una collaborazione interregionale basata sui contenuti e sull’operatività, e ha rinnovato la massima disponibilità a collaborare con le altre Federsanità regionali e con l’Osservatorio. La responsabilità di promuovere e consolidare la funzione pubblica sulla salute va pratica e promossa da tutti attraverso la partecipazione attiva delle comunità di pratica, ha evidenziato, l’incontro di oggi è decisivo per tutti noi, sarà un impegno e una responsabilità svilupparlo e portarlo avanti.

Nella nota della Presidente della Federazione nazionale delle Federsanità, Tiziana Frittelli, sono state evidenziate le finalità dell’Osservatorio nazionale. Di fronte a un quadro epidemiologico, demografico e sociale del Paese visto nella prospettiva del futuro più prossimo, e alla vigilia dell’emanazione dei decreti attuativi sulla non autosufficienza, il lavoro svolto dall’Osservatorio che si confronta con i territori alla ricerca di buone pratiche da disseminare, è di importanza fondamentale. È un modo strutturato e organizzato per riflettere e proporre ai decisori istituzionali nuove modalità di presa in carico e di costruzione dei servizi. Le grandi riforme non possono realizzarsi senza investimenti ma, al contempo, immettere nuovi fondi senza modificare i modelli organizzativi e assistenziali attuali rischia di inficiare la fattibilità di un intero cambio di paradigma. Non basta approvare una legge per realizzare una riforma, è necessario accompagnare il processo attuativo evitando di adottare un approccio settoriale che continua a essere privo di una visione olistica del sistema, e occorre coinvolgere tutti i livelli che costituiscono la rete della presa in carico e dei servizi.

L’Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha posto grande attenzione proprio sulla necessità di elevare il livello qualitativo dei servizi e fare in modo che le migliori pratiche siano rese riproducibili su tutto il territorio regionale, per garantire omogeneità nelle prestazioni. Ha evidenziato, tuttavia, che è giunto il momento di utilizzare le innovazioni recate dai singoli progetti per generare e alimentare un quadro più ampio di cambiamento dei sistemi, in particolare della sanità territoriale, che non può essere perseguito se non in una condizione di collaborazione permanente con le amministrazioni locali. Per questo motivo l’Assessore ha plaudito l’iniziativa del Laboratorio Lombardia, grazie alla quale si incrementa la possibilità di superare la visione del singolo territorio andando a privilegiare una visione più ampia e trasversale di livello regionale, e insieme più correlata e sistemica rispetto al complesso dei servizi e dei processi da innovare. 

Nel corso della mattina è stato dato spazio alla presentazione dei progetti, avvenuta direttamente dalla voce di chi quotidianamente lavora sul campo, infatti sono intervenuti fianco a fianco i Sindaci, i Direttori Generali e gli operatori coinvolti: Assistenti Sociali, referenti delle Cooperative, responsabili di Distretto. Al termine di ogni presentazione è stato lasciato lo spazio per le domande e per gli approfondimenti che hanno consentito ai presenti di avere ulteriori informazioni e dettagli tecnico/operativi.

Nello specifico sono stati presentati sei progetti:

1. La cartella sociale informatizzata – ASST Lodi.

2. Il modello lecco nell’applicazione del DM 77 – ASST Lecco.

3. Lo sportello care giver: la sinergia tra amministrazione comunale e ASST per fornire risposte ai cittadini – ASST Nord Milano.

4. Osservatori ATS Città Metropolitana Di Milano – Direzione Generale ATS Città Metropolitana Di Milano.

5. SISDA: Sistema integrato servizi domiciliari anziani – Assemblea dei sindaci del distretto rhodense e ASP dei

comuni del rhodense.

6. Progetto caregiver familiari: aver cura di chi si prende cura – Collegio dei sindaci di ATS Bergamo.

I progetti presentati hanno messo in risalto dei meccanismi virtuosi che vedono il lavoro comune di Sindaci e Direttori, operatori sanitari e sociali, dimostrando che l’integrazione non è solo possibile ma è già in atto, grazie all’impegno di chi ha il compito istituzionale di prendersi carico del benessere dei cittadini.

Alla profonda transizione dei bisogni di salute della nostra popolazione, occorre rispondere con una altrettanto appropriata evoluzione dei nostri sistemi di cura e assistenza; l’integrazione sia all’interno della sanità e del sociale che tra la sanità e il sociale, è una delle chiavi fondamentali, se non la principale, per generare il cambiamento strutturale e permanente di cui abbiamo bisogno, ha evidenziato Domenico Scibetta. L’Osservatorio nasce proprio dalla volontà di proporre uno strumento in grado di contribuire positivamente alla costruzione delle nuove politiche pubbliche, che riguardino i sistemi territoriali per la salute e il benessere, per costruire nuovi servizi, nuovi processi e nuovi assetti. Nella doppia veste di Presidente di Federsanità Veneto e Coordinatore nazionale dell’Osservatorio, ha quindi presentato le attività dell’Osservatorio e fornito degli importanti elementi di sviluppo e prospettive future per il lavoro del Laboratorio Lombardia.

Per AGENAS hanno partecipato ai lavori Francesco Enrichens, Project Manager PONGOV ICT e Cronicità AGENAS e Michele Tancredi Loiudice, dirigente Unità Operativa Semplice Dipartimentale Qualità, sicurezza e buone pratiche, che nel suo intervento ha toccato anche i temi della partecipazione comunitaria e della amministrazione condivisa. Il contributo di Francesco Enrichens, molto appassionato e coinvolgente, si è concentrato sull’eredità del PonGov Cronicità e dell’Osservatorio. Esiste il DM 77 e quindi esiste un sistema importante che costituisce il riferimento e l’impianto comune per lo sviluppo della sanità territoriale e dell’integrazione, ma per poter credere in qualcosa bisogna condividerla, e per poterla condividere bisogna progettarla e costruirla insieme. A questo serve la comunità di pratica che è il vero obiettivo alla base delle attività del PonGov Cronicità e dell’Osservatorio, che non è affatto una cosa di secondaria importanza. In realtà abbiamo cominciato a percorrere questa strada ai primissimi tempi del covid, e oggi è stata una soddisfazione enorme sentire i sindaci mettersi insieme con i dirigenti della sanità e gli operatori servizi. La famiglia aumenta benissimo, sottolinea, riferendosi ai progetti presentati dai rappresentanti dei Comuni, Sara Santagostino e Gabriele Cortesi, con i quali i punti di convergenza sono stati numerosi e particolarmente significativi.

Sulla stessa linea l’intervento di Giacomo Ghilardi che, riprendendo l’apertura del Presidente Mauro Guerra, ha confermato la piena disponibilità di ANCI Lombardia, per il tramite di ANCI Lombardia Salute, a collaborare con Agenas e con le altre Federsanità.

Nutrita infatti la presenza delle Federsanità Regionali, intervenute con diverse delegazioni guidate dai rispettivi Presidenti: Carlo Picco Presidente Federsanità Piemonte, Giuseppe Napoli Presidente Federsanità Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Varacalli Presidente Federsanità Calabria.

Anche il coordinatore di FIASO Lombardia, Massimo Lombardo, ha preso parte ai lavori portando il contributo della Federazione che rappresenta le aziende sanitarie e ospedaliere lombarde e che da anni ha attivato un rapporto di proficua collaborazione con ANCI Lombardia Salute.

La prima edizione del Laboratorio Lombardia lascia agli organizzatori, ai rappresentanti istituzionali ed ai partecipanti la sensazione di un sistema in movimento, proattivo e in grado di generare delle nuove forme di presa in carico della persona nella sua “interezza”, alla quale si vuole garantire uno stato di benessere e non solo di salute. Questo evento ha rappresentato la nascita ufficiale del Laboratorio Territoriale dell’Osservatorio in Lombardia, a guida ANCI Lombardia Salute/ANCI Lombardia. Grazie ad Agenas e all’Osservatorio delle buone pratiche, le progettualità lombarde si inseriscono in un contesto più ampio, di costante contaminazione tra territori e regioni, indispensabile per innescare un meccanismo di scambio di conoscenze ed esperienze paritetico e solidale, non ispirato da uno spirito competitivo ma collaborativo.

ANCI Lombardia Salute e l’Osservatorio si sono dati appuntamento nelle Marche per la prossima tappa del Laboratorio Territoriale, e si sono impegnati a promuovere altre edizioni del Laboratorio Lombardia per presentare nuovi progetti e attivare nuove interazioni per l’evoluzione e l’integrazione dei sistemi territoriali.