Integrazione socio sanitaria: Federsanità, al via i laboratori territoriali dell’Osservatorio Federsanità, Anci Agenas. Prima tappa Piemonte

Federsanità

L’Azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità di Novara ospita i lavori della prima “stazione regionale” di confronto e discussione sulle pratiche di integrazione più significative tra aziende sanitarie e enti locali

Stazioni regionali di confronto e discussione sulle più significative pratiche di integrazione in atto tra le aziende sanitarie e le amministrazioni comunali sui territori. Questo l’obiettivo dei Laboratori Territoriali dell’Osservatorio delle buone pratiche di integrazione socio sanitaria (OISS) – promosso da Federsanità, Anci e Agenas – che dalla prima tappa di Novara avvia un percorso che attraverserà le regioni italiane mettendo in dialogo sindaci, direttori generali, terzo settore, mondo accademico.

“La finalità dei Laboratori territoriali è duplice. Da un lato favorire il confronto tecnico tra gruppi di esperti e dall’altro – ha spiegato Domenico Scibetta project leader di OISS –  alimentare il dibattito pubblico tramite i protagonisti delle azioni locali messe in campo in materia di integrazione. Sul piano tecnico i Laboratori funzionano per cicli successivi di attività. A partire dalla lettura dei contributi raccolti nella banca dati dell’Osservatorio viene, infatti, individuato un tema di particolare rilievo per quell’ambito regionale. Il tema è, quindi, posto in discussione presso un gruppo selezionato e concordato di esperti della rete regionale del servizio sanitario e dal mondo degli enti locali, evidenziando infine gli elementi di scalabilità e replicabilità delle esperienze che sono state focalizzate nella discussione”.

In particolare a Novara, nel corso dei lavori ospitati dall’AOU Maggiore della Carità, saranno presentati quattro progetti della Banca dati di OISS: il progetto “Nursery” del Dipartimento professioni sanitarie della Asl di Biella; “Vaccini per adulti una strategia tra AOU e Comuni” della struttura di Diabetologia dell’AOU Novara; “Vite in Gioco”  promosso dai Comuni di Chieri, Moncalieri, Carmagnola, Nichelino con le Asl To5, Rivoli, Asl TO3; “Spazio Fragilità: luogo di ascolto informazione e orientamento per famiglie di anziani o disabili – un’esperienza di co-progettazione e integrazione tra enti pubblici e terzo settore” del Servizio Sociale Professionale Aziendale dell’Asl Novara.

“Il percorso dell’Osservatorio sui territori regionali che parte oggi dal Piemonte – ha dichiarato Carlo Picco Presidente di Federsanità ANCI Piemonte e Dg della Asl città di Torino – dimostra quanto le esperienze di assistenza e cure di prossimità territoriali eccellenti debbano essere il punto di partenza per un reale cambiamento nel servizio sanitario pubblico. Le innovazioni si stanno già da tempo attuando a livello regionale per migliorare la presa in carico dei pazienti e questo da un lato fa emergere un quadro significativo che  valorizza le esperienze concrete maturate sul territorio e dall’altro delinea le principali sfide da affrontare, a livello nazionale, per attuare gli obiettivi del DM 77 e del PNRR che definiscono linee guida e standard innovativi, ponendo la dimensione territoriale come fulcro di una programmazione sanitaria più accessibile e sostenibile. Grazie al lavoro che  Federsanità sta portando avanti con l’Osservatorio potremo identificare i modelli che funzionano e che possono rendere l’intero sistema più organizzato e prossimo ai bisogni di salute dei cittadini”.

Sul piano della promozione e della comunicazione i Laboratori Territoriali dell’Osservatorio si basano sul protagonismo diretto delle organizzazioni che hanno aderito in ogni regione. A questo fine la giornata di lavoro sarà sempre articolata in una sessione tecnica e in una parte pubblica di confronto, in cui il tema in oggetto è presentato e trattato per evidenziare lo stato delle esperienze e le buone pratiche in atto, i punti di forza e i livelli di complessità affrontati.

“La giornata di lavoro di oggi con le esperienze del Piemonte conferma la ricchezza generata dai gruppi di lavoro che si impegnano nella evoluzione dei servizi e nelle pratiche dell’integrazione tra sanità, sociale e le comunità locali. È lo scambio di buone pratiche – ha detto Francesco Enrichens Project Manager del Pon Gov Cronicità – il loro rafforzamento nonché la riflessione e la contaminazione reciproca rappresentano la strada maestra da percorrere costituendo la Comunità di Pratica delle cronicità, del sociosanitario e del sociale a livello nazionale, regionale e locale. Per questo il rapporto tra Agenas, Anci e Federsanità, costituito mediante l’Osservatorio OISS, rappresenta uno snodo decisivo, insieme ai Laboratori Territoriali che sono stati avviati proprio a partire dal mio Piemonte, di cui sono molto orgoglioso”.

Obiettivo di OISS è contribuire allo sviluppo del tema rispetto ai quadri di cambiamento e di evoluzione portati dalle principali normative e tendenze nazionali soprattutto alla luce della riforma del Servizio Sanitario Nazionale con un’azione sistematica di raccolta e diffusione di esperienze sull’integrazione, con l’esplicita finalità di supportare la costruzione di compiute politiche nazionali in campo sociosanitario.

“Non si tratta della solita ricognizione delle migliori esperienze – ha spiegato Michelangelo Caiolfa coordinatore scientifico di OISS – al contrario si tratta di far emergere le esperienze diffuse per farle parlare della loro storia, dei risultati raggiunti insieme ai limiti riscontrati. Soprattutto appare indispensabile mettere in evidenza il quadro delle cesure su cui le esperienze hanno agito e della conoscenza critica che ne può scaturire per alimentare in termini positivi l’innovazione e la trasformazione dei sistemi”.

OISS è esplicitamente orientato al sostegno delle politiche pubbliche, allo sviluppo delle attività amministrative, alla realizzazione di percorsi professionali e di servizi integrati. Un luogo di confine in cui si intrecciano visioni, linguaggi, traiettorie, esperienze.

 “Il percorso di confronto su questi temi tra Federsanità e Anci è partito un anno e mezzo fa quando ci si è resi conto della necessità di integrare aspetti sociali e sanitari sullo stesso territorio. Da lì, si è aperto un dialogo che ha portato ad un ampio confronto su progetti, temi ed iniziative che devono necessariamente portare ad un punto di incontro. Oggi le condizioni per passare alla fase operativa ci sono e Novara è pronta e disponibile ad essere punto di sperimentazione regionale e, perché no, anche nazionale, con progetti che vadano a sostenere le persone, le famiglie, i cittadini e che contribuiscano a far crescere le nostre comunità”. Così Alessandro Canelli, Sindaco di Novara e Presidente IFEL.

Ai lavori ha partecipato anche Massimo Giupponi che ha portato i saluti di Anci Salute Lombardia e ha manifestato interesse per le attività dell’Osservatorio.