Responsabilità professionale. Perché bisogna rivedere la norma sulla comunicazione all’esercente delle sue responsabilità

Federsanità

di Tiziana Frittelli, Alberto Fiore

Si tratta dell’articolo 13 della legge “Gelli” che riguarda l’obbligo di comunicazione all’esercente la professione sanitaria del giudizio basato sulla sua responsabilità, la cui complessa applicazione rischia di minare contestualmente la serenità dei professionisti e degli amministratori. La disposizione presenta, infatti, alcune rilevanti problematicità, sia sul versante applicativo della gestione di dette “comunicazioni” da parte della struttura (privata e pubblica), con riflessi anche per il destinatario, sia per lo stesso destinatario in termini assicurativi.

La Legge 24/2017 è stata senza dubbio un punto di approdo fondamentale nella delicata materia della responsabilità professionale, fondata su due assetti: la sicurezza delle cure e l’alleanza terapeutica tra struttura e professionisti, nell’intento di trasformare il concetto di responsabilità sanitaria in quello di sanità responsabile. A sei anni dalla emanazione della legge, si sta riflettendo su ipotesi migliorative, alla luce di quanto avvenuto in questi anni, in assenza, peraltro, degli importanti decreti attuativi previsti dalla stessa Legge 24/2017.

Il mondo sanitario di oggi non è più quello di sei anni fa ed è importante valutare oggi profili di una legge, che pure ha costituito un grande capitolo di civiltà sanitaria. Federsanità Nazionale, all’interno del proprio Forum interregionale Permanente Enterprise Risk Management e Responsabilità Sanitaria, ha avviato una discussione sui potenziali percorsi di modifica della Legge che confluiranno in un documento condiviso dalle rappresentanze istituzionali del Forum.

La ricchezza degli spunti diversificati dai vari tavoli di lavoro su questa tematica è oggi una grande forza motrice per una riforma della Legge che guardi anche alle esigenze dell’attuale cambiamento legato all’evoluzione degli assetti organizzativi dell’assistenza sanitaria e socio sanitaria, assetti in cui peseranno non poco le sfide sulla gestione dei nuovi rischi e Responsabilità.

Tra questi emergono senz’altro i confronti e spunti di riflessione di vari tavoli di lavoro di stakeholder: si è appena concluso un primo step delle attività del Tavolo promosso dalla Societa’ scientifica Melchiorre Gioia, sono stati avviati quello di Fondazione Italia in Salute, quello presso il Ministero di Giustizia sulla colpa professionale medica e quello sul danno non patrimoniale presso il Ministero della Salute.

Federsanità partecipa attivamente ad alcuni di questi tavoli, tra cui quello del Melchiorre Gioia e Fondazione Italia in Salute, portando il punto di vista delle aziende e la visione di insieme che caratterizza l’attuale veloce evoluzione del sistema sanitario nazionale.