Process Management. Il Pdta del cancro colon retto nell’Ao San Giovanni-Addolorata di Roma

Federsanità

Il Case Management introdotto recentemente tra i nuovi modelli organizzativi  dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma ha reso possibile ripensare alla ridefinizione della “presa in carico”, alla continuità assistenziale rappresentando la chiave di volta per agevolare secondo logiche di Process Management la fluidità del processo.

Il tumore del colon retto è al secondo posto in Italia e in Europa nella popolazione maschile e femminile per incidenza e mortalità. In Italia nel 2019 sono state stimate circa 49.000 nuove diagnosi. I principali fattori di rischio sono l’età maggiore di 50 anni, familiarità in parenti di primo grado, obesità, stile di vita e malattie croniche intestinali. Prioritari sono i programmi di screening che proseguono “se necessari” con il trattamento e con un programma di follow-up nei successivi cinque anni. La Regione Lazio con il DCA n.U00030 del 20 gennaio 2017 ha approvato il documento tecnico “percorso e rete assistenziale per la prevenzione e la gestione del tumore del colon retto” con il fondamentale obiettivo di valutare la precoce presa in carico considerando prioritaria la centralità del paziente e della sua famiglia in un quadro di appropriatezza organizzativa e alla sostenibilità economica del sistema, due parole chiave nel nuovo Patto per la Salute. L’approccio ai processi diagnostici terapeutico assistenziale (PDTA) rappresenta la punta più avanzata di innovazione organizzativa di sanità pubblica.
Nell’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata di Roma il PDTA CCR rappresenta lo strumento ospedaliero di governo dei processi clinico organizzativi aziendali. L’obiettivo è caratterizzato dalla precoce presa in carico del paziente con sospetto di CCR per completare la stadiazione e di condurlo entro 7 giorni dall’accertamento della diagnosi con stadiazione completa alla Valutazione Multidisciplinare Oncologica (VMO) effettuata dal Tumor Board. La caratteristica essenziale del gruppo di lavoro è la multidisciplinarietà, che fornisce la giusta garanzia per il raggiungimento delle conoscenze inerenti la situazione clinico/assistenziale e promuove strategie terapeutiche per il miglioramento delle cure.

Nel percorso, il trattamento chirurgico programmato in tempi celeri e secondo tecnologie e tecniche chirurgiche d’avanguardia (laparoscopia e robotica) è associato al programma ERAS, Enhanced Recovery After Surgery Program che rappresenta un cambiamento paradigmatico dell’assistenza perioperatoria.

Il centro gestionale del PDTA CCR è nell’Ambulatorio Chirurgico PDTA CCR con sede ai Poliambulatori Aziendali, Il personale operante è composto da un Coordinatore Medico del centro ed un Infermiere Case Manager che non solo coordina gli incontri del gruppo multidisciplinare ma permette la precoce presa in carico del paziente che accede al percorso diventandone il riferimento, facilitando la partecipazione al percorso di cura, coordinando l’assistenza durante l’intero percorso e nel follow-up, nel rispetto della sua volontà e dei suoi bisogni provvedendo anche alla programmazione degli accertamenti. Al percorso possono accedervi tutti i pazienti con tumore colo-rettale clinicamente sospetto alla valutazione medica o specialistica.

Il medico di base o lo specialista possono prenotare una prima visita chirurgica attraverso il numero aziendale 3333729050, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e l’Infermiere Case Manager fissa l’appuntamento per la visita ambulatoriale del paziente entro 7 giorni. Se il paziente è esente non pagherà le prestazioni erogate durante il percorso; altrimenti, al costo di 36.15 euro può effettuare “tutte le prestazioni” comprese nel PAC 154. Nel periodo settembre 2018 – febbraio 2023 sono stati presi in carico 800 pazienti.

Gli sforzi organizzativi, intrapresi per integrare i servizi e per disegnare processi con il paziente al centro, sembrano trovare riscontro nel vissuto soggettivo dei pazienti.

A conferma del risultato, dando “voce” al paziente attraverso un’indagine quantitativa osservazionale descrittiva (O.P.T.I.ON) è stata rilevata la percezione della qualità delle cure nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale nel CCR. I risultati ottenuti sono stati ampiamente soddisfacenti, ciò ha contribuito a creare valore garantendo prestazioni di qualità.