“Abbiamo vissuto una stagione difficile che ha fatto emergere il valore più importante: quello dell’alleanza che va tutelata e preservata. L’alleanza tra professionisti e istituzioni, tra ospedale e territorio e, poi soprattutto, l’alleanza terapeutica con il cittadino, ritrovata in un momento difficile, quello della Pandemia, dopo che questo Paese ha dovuto emanare una legge per la tutela degli operatori sanitari, troppo spesso vittime negli ultimi anni di episodi di violenza.
Ecco allora l’importanza della Lettera aperta lanciata dall’Assemblea annuale Anci, che convintamente Federsanità ha sottoscritto tra i primi firmatari, che sottolinea l’importanza di appartenenza e del superamento degli interessi contrapposti a favore del benessere proprio e altrui, nell’ottica di una visione di salute one health in cui non si può prescindere da un dovere individuale, teso a preservare la salute della comunità con un senso di responsabilità imprescindibile soprattutto in questo momento storico”.
Così Tiziana Frittelli Presidente nazionale di Federsanità nel corso del simposio “Dall’urban health all’urban diabetes” in programma a Parma per l’assemblea annuale Anci.
“La vicenda del Covid ci ha insegnato che la salute pubblica va tutelata non solo nelle strutture assistenziali, governate dal Ssn, ma anche nelle strutture sociali gestite dai Comuni, come pure nelle strutture che si trovano su quei territori (si pensi alle case di riposo). E’ il momento di monitorare integralmente questa rete e utilizzarla sia per la promozione di sani stili di vita, che per trovare intelligenti e integrali soluzioni di presa in carico, coinvolgendo in via diretta anche il terzo settore, le associazioni dei pazienti, i care giver, con unica cabina di regia. Oggi qui dobbiamo chiederci quali siano i margini di riforma del sistema dell’assistenza, quali gli ambiti di innovazione anche alla luce di quanto hanno registrato i sistemi locali di welfare a seguito dell’esperienza di gestione pandemica.