È stato sottoscritto a Firenze un importante accordo di collaborazione tra Regione Toscana, Auser Toscana, Anci Toscana, Federsanità Anci Toscana e le tre Asl territoriali, per promuovere in tutta la regione politiche integrate di invecchiamento attivo, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. A firmare per Federsanità Anci Toscana è stata la presidente Katia Belvedere.
L’intesa si propone di rafforzare il ruolo attivo degli anziani nella società, favorendo la socializzazione, la prevenzione sanitaria e l’inclusione. Auser, associazione di volontariato e promozione sociale presente in due terzi dei Comuni toscani con 183 sedi e oltre 35 mila iscritti, riceverà 40.000 euro in tre anni da parte della Regione per lo sviluppo di attività ricreative, iniziative di prossimità, educazione sanitaria e alimentare, promozione dell’attività fisica adattata e prevenzione delle dipendenze, inclusa la ludopatia.
Numerosi i campi di intervento previsti:
Un approccio integrato, in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che riconosce il tema dell’invecchiamento attivo come prioritario per le società moderne. Il progetto rientra nell’ambito del programma “Comunità Attive” previsto dal Piano regionale della prevenzione 2020–2025, con l’obiettivo di rendere città e territori più sani e inclusivi, riducendo le condizioni di fragilità e favorendo la partecipazione attiva anche dei soggetti più vulnerabili.
“La salute si tutela e si promuove non solo negli ospedali e negli ambulatori – prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – Lo si fa anche con la prevenzione e in questa attività la collaborazione con Auser, che coinvolge decine di migliaia di anziani in politiche di invecchiamento attivo, è importantissima”. “Auser – prosegue – ci aiuterà anche nell’alfabetizzazione digitale delle persone più anziane, affinché l’innovazione tecnologica che riguarda l’organizzazione dei sevizi sanitari, un’opportunità per tutti, sia inclusiva e non lasci indietro nessuno. Da questo punto di vista la collaborazione con Auser sarà particolarmente proficua”. “Naturalmente – conclude l’assessore, rispondendo ai giornalisti – una sanità pubblica e all’avanguardia all’altezza di rispondere ai bisogni di salute di tutti i cittadini ha bisogno di risorse adeguate. Il governo deve dire che tipo di sanità vuole e se vuole una sanità pubblica, in grado ad esmepio di contrastare il fenomeno delle liste di attesa, deve sostenerla, aumentando l’offerta di servizi oltre che lavorare sull’appropriatezza”.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha sottolineato “Questo accordo evidenzia la forza di una rete, come quella che forse solo la Toscana può mettere in campo, dove amministrazioni pubbliche e associazionismo fanno squadra assieme”. “Un’alleanza – aggiunge – e un servizio particolarmente importante quello svolto da Auser, presente con le sue sezioni in due terzi del comuni toscani, da sviluppare ulteriormente nel futuro se gli esiti saranno quelli attesi: un punto di partenza dunque più che di arrivo. La Toscana è fra le regioni italiane con l’aspettativa di vita maggiore e dobbiamo preoccuparci della cura della qualità della vita degli anziani anche attraverso uno stretto rapporto con il privato sociale”.
Per Auser Toscana, il presidente Renato Capinoti ha ribadito che “Dobbiamo fare in modo che l’invecchiamento sia un invecchiamento di qualità e non una anticipazione dell’infermità. Con questo accordo con la Regione rafforziamo ulteriormente azioni che già erano parte delle nostre attività. Siamo chiamati ad essere parte integrante del sistema di prevenzione primaria e di questo siamo orgogliosi”. “Contro l’invecchiamento – termina – la migliore ricetta è sentirsi in movimento con la testa. Diceva Rita Levi Montalcini che si comincia ad invecchiare quando si smette di imparare: noi vogliamo che si continui continuamente ad imparare e a sentirsi attivi”.
Infine, Roberta Casini, in rappresentanza di Anci Toscana, ha dichiarato che “L’accordo sottoscritto oggi rafforza il lavoro condiviso nella direzione di una presa in carico sempre più integrata, partecipata e orientata alla prevenzione. Anci Toscana è chiamata a contribuire alla diffusione delle attività promosse da Auser, supportando il coinvolgimento attivo dei Comuni. È un ruolo che intendiamo esercitare con responsabilità e concretezza, valorizzando anche esperienze passate come quella delle “Botteghe della Salute”, strumenti di prossimità nati per garantire l’accesso ai servizi nelle aree interne e più marginali della regione”.