“Virtù e vizi di un sistema in movimento”: il Presidente d’Alba interviene all’evento promosso da ASL Napoli 3 Sud

Federsanità

Si è tenuto giovedì 5 giugno 2025, nella Villa Campolieto a Ercolano, l’incontro “Virtù e vizi di un sistema in movimento”, promosso dalla ASL Napoli 3 Sud con il patrocinio della Regione Campania, in collaborazione con ANSA e Federsanità. Una mattinata di confronto aperto tra istituzioni, professionisti e stakeholder della sanità, dedicata a un’analisi delle criticità e delle prospettive del Servizio Sanitario Regionale, con particolare attenzione al miglioramento dell’efficienza e dell’accessibilità per i cittadini.

Hanno preso parte ai lavori numerosi relatori di rilievo nazionale, tra cui il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il Presidente della Fondazione GIMBE Nino Cartabellotta, il Direttore ANSA Luigi Contu e il Direttore Generale della ASL Napoli 3 Sud Giuseppe Russo. A moderare il dibattito il giornalista Rai Vincenzo Perone.

Ha partecipato al confronto anche Fabrizio d’Alba, Presidente nazionale di Federsanità, intervenuto per contribuire alla riflessione collettiva sul futuro del Servizio Sanitario, tra criticità da affrontare e opportunità da valorizzare.

Nel suo intervento, d’Alba ha richiamato l’urgenza di una riforma strutturale del Servizio Sanitario Nazionale, capace di fornire una direzione chiara, regole condivise e obiettivi concreti:

Il nostro servizio sanitario è una grande e bella nave, a cui bisogna dare un punto d’arrivo. Dobbiamo definire regole, organizzazioni e direttive molto chiare. E servono capitani solidi, coerenti con quanto stabilito”, ha affermato.

Quanta benzina dobbiamo dare a questa nave? Dipende dalla destinazione, ma sappiamo già che una quantità minima è indispensabile. E dobbiamo anche chiarirci su un altro elemento: il tempo. Di quanto tempo ha bisogno il sistema sanitario per raggiungere l’obiettivo?”.

Il Presidente ha sottolineato come questo percorso debba coinvolgere attivamente tutti gli attori del sistema, incluso il cittadino:

Noi al cittadino lo responsabilizziamo poco sul suo ruolo attivo. Dobbiamo far nascere in lui un interesse nell’informarsi. Perché se oggi non funzionano le campagne di prevenzione, sappiamo già che la sanità del futuro è insostenibile. Se noi non definiamo una presa in carico collettiva dei pazienti con fragilità, già lo sappiamo che il sistema non reggerà.”.

E ha concluso lanciando un messaggio forte sul coinvolgimento collettivo:

Ogni momento è buono per far diventare il cittadino un attore delle politiche sanitarie. Tutti devono giocare un ruolo: non ci possiamo più permettere i figuranti”.

Un messaggio chiaro, quello del Presidente d’Alba, che pone al centro una visione partecipata, pragmatica e sostenibile della sanità pubblica del futuro.